I gioielli da uomo: una moda intramontabile

Gioielli da uomo Maria Cristina Sterling

Sapete che gli uomini hanno iniziato a indossare i gioielli molto prima delle donne? Spesso per protezione e come portafortuna, ma anche per moda: i gioielli da uomo sono sempre esistiti e la loro storia è davvero affascinante.

Oggi i gioielli da uomo sono tornati ad essere un complemento di stile fondamentale: dalle celebs della musica agli sportivi, dai politici agli attori, non è più raro vedere uomini con accessori preziosi intorno al collo o sul polso, spesso anche indossati in più file.

È un ritorno di moda in effetti, perché l’attenzione per i gioielli maschili di fatto non è mai passata: scopriamo insieme un po’ della storia della gioielleria dedicata agli uomini.

I primi gioielli da uomo

L’uomo di Neanderthal è stato il primo a indossare gioielli: gli storici credono che il primo gioiello del mondo sia stato realizzato circa 130.000 anni, fa mettendo insieme denti e conchiglie.

Nell’antico Egitto, uomini e donne nobili indossavano molti monili di oro e argento perché credevano che fosse il modo per attirare l’attenzione degli dei. Più gioielli indossavano, più erano attraenti – e dunque benvoluti – agli occhi di quelle divinità che controllavano la loro salute, la ricchezza e soprattutto l’aldilà.

Gli egizi credevano inoltre che indossare amuleti simbolici come l’ankh – la chiave della vita – o l’occhio di Horus potesse tener lontani gli spiriti maligni e fungere da guida spirituale.

I soldati dell’antica Grecia indossavano invece i gioielli per combattere: i polsini in pelle e metallo sulle loro uniformi erano un tentativo di protezione spirituale in battaglia, una pratica che verrà adottata in seguito dalle truppe romane.

Dai reali inglesi ai pirati: i gioielli come status symbol

Nella storia della gioielleria maschile, un altro esempio dell’importanza della gioielleria per gli uomini l’abbiamo nelle tradizioni dei reali di molte popolazioni del mondo, dai francesi agli inglesi, dagli orientali agli zar di Russia.

Spesso le famiglie reali nelle cerimonie ufficiali indossavano collane e catene pesanti, che onoravano la loro famiglia e dinastia o le associazioni di appartenenza.

Nel XVI secolo arriva anche la moda dell’orecchino singolo: in particolare in Europa, i navigatori avevano spesso la caratteristica di distinguersi dagli altri uomini indossando un solo orecchino decorato ad esempio con un ciondolo a goccia.

E non è un caso che pirati e marinai indossassero gioielli: spesso l’orecchino d’oro era la garanzia che, in caso di morte in una terra lontana, il gioiello sarebbe servito a pagare una sepoltura cristiana.

Dal XVII secolo le  tecniche di creazione dei gioielli divennero sempre più avanzate, con risultati sempre più belli ed elaborati. La moda per i tessuti scuri per gli uomini portò inoltre alla realizzazione di gioielli più colorati, smaltati e con particolari dettagli e varie incisioni, dagli animali agli stemmi di famiglia.

Con l’arrivo della rivoluzione industriale, i gioielli divennero più accessibili per tutti, ma è anche il periodo in cui la tradizione orafa è rappresentata dai più grandi designer della storia: la gioielleria per uomo si lascia influenzare dall’Art Nouveau, gli anelli diventano più elaborati, si intravedono le catene degli orologi dagli abiti, i gemelli delle camicie si arricchiscono e sulle cravatte appaiono le spille e i fermacravatte più elaborati.

Dalle due guerre mondiali ai giorni nostri

Il Ventesimo secolo, con l’avvento del lavoro in ufficio, porta gli uomini benestanti a scegliere piuttosto l’orologio come accessorio preferito. Un’eccezione la faranno i ruggenti Anni 20 con gli anelli e i gemelli, ma con la seconda guerra mondiale la moda maschile, come quella femminile, sarà contraddistinta specialmente in Europa da uno stile più rigoroso e minimale.

Saranno gli anni Settanta a riportare al collo e sui polsi degli uomini collanine e bracciali, realizzati però in materiali semplici e naturali: la vera gioielleria dovrà attendere i giorni nostri per uscire dal pregiudizio che vede le donne come il genere più “jewell addicted”.

Oggi, dalle passerelle di moda allo streetwear, i gioielli si confermano un accessorio imprescindibile per l’uomo che ama seguire le tendenze e che non ha paura di mostrare la propria personalità.

Maria Cristina Sterling ha un occhio di riguardo per la gioielleria maschile: grazie soprattutto al contributo del nostro art director e fondatore Alessandro Magrino, realizziamo creazioni uniche e sempre trendy per il nostro pubblico maschile.

Dalla storia dell’arte orafa per l’uomo abbiamo appreso l’importanza della simbologia: dalla linea Circle a quella Elefante, da Iconic a My Saint, i simboli impreziosiscono i nostri gioielli e li trasformano in elementi di personalizzazione del proprio look: perché per noi un gioiello rappresenta soprattutto la personalità di chi li indossa, così come è sempre stato nella storia.

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