Il teschio nei gioielli: un simbolo contemporaneo di consapevolezza e libertà

Gotico e rock. Nell’immaginario collettivo il teschio rimanda a superstizioni, body tattoos, pirati e scontri navali, segnali di pericolo. Significati che spesso non hanno nulla di positivo. Ma è davvero così? Complice la moda, questo simbolo emana oggi un’attrazione viscerale sui fashion addicted, che adorano interpretarlo a proprio gusto. Sdoganato dall’originaria aura maledetta, il teschio svela la sua anima pop e ironica, convertendosi in icona irrinunciabile: stampe e disegni abbondano su abiti e gioielli grintosi e ricercati.

L’inizio del mito: teschio significato e storia

Simbolo universale, il teschio affonda le radici nella storia di ogni cultura. Per antiche civiltà come Egizi ed Aztechi esso rappresentava il ciclo di morte e rinascita. Così, da millenni, l’effige del cranio umano accompagna la nostra evoluzione sociale e spirituale. I suoi mutevoli significati sono connessi ad altri emblemi, in uno scambio creativo di suggestioni che tuttavia manifestano coerenza agli attributi originali, primo tra i quali la precarietà dell’esistenza, il tempo che passa e si estingue. Nelle culture arcaiche, la morte non era gravata dalla stessa stigmatizzazione del mondo occidentale odierno e le stagioni della vita erano trattate con la stessa riverenza riservata agli dei che le controllavano.

In uno scambio semantico, il teschio raffigura dunque l’unica cosa che, fatalmente, rimane dopo la dipartita dell’essere umano: lo scheletro, di cui è una raccolta di simboli, “cielo del corpo”. Posto sulla sommità della realtà fisica e corporea dell’uomo, esso si ricollega alla mente, sede dello spirito e della razionalità, dunque dell’umanità nella sua espressione più pura.

Da questa accezione di mortalità, nell’era moderna si passa a significati più solari, positivi e meno fatalisti. Un’inversione di concetto che risponde ai moniti della morte con atteggiamento proattivo, che non rinuncia alla consapevolezza ma la ammanta di valore: accettiamo la nostra condizione effimera, ma percepiamo che è proprio questa a rendere l’esistenza degna di essere vissuta.

Tramite il simbolo del teschio rifiutiamo l’inattività e la contemplazione del mistero, combattendola con forza di volontà, fermezza ed energia, per il raggiungimento dei nostri obiettivi fondamentali, a prescindere dal prezzo da pagare.

Il teschio simbolo di libertà e gioia di vivere

Nella sua espressione contemporanea, quindi, il teschio assume il significato di portafortuna, poiché scaccia un evento naturale negativo e luttuoso. In tal senso esso è un talismano perfetto, portatore di grandezza ma anche di umiltà: tiene a distanza non i demoni, ma una delle più forti paure dell’uomo. Ecco allora l’aspetto positivo del simbolo: invincibile determinazione attenuata da una solida cognizione. Perciò, nella moda e nell’arte il teschio viene di sovente raffigurato con le ali (libertà), con le ossa incrociate (eternità), con le farfalle (natura mutevole della vita), con i serpenti (immortalità) e con le croci (gli esordi dell’umanità). Nel jewelry design femminile, la combinazione più attuale è con un arco poggiato sopra il cranio, visione angelica che esorcizza la perdita.

Il teschio nell’arte: l’ispirazione perfetta per i gioielli

I teschi sono sempre stati una raffigurazione tipica nell’arte. Basti pensare all’uso fattone dai pirati sulle loro bandiere come avvertimento, o alla seicentesca tragedia shakespeariana di Amleto.

Nel Barocco italiano, Guido Cagnacci avvicinò la figura del teschio a quella di donne attraenti, invitandoci da un lato a riflettere sulla caducità della bellezza, ma anche ad afferrare l’eros nella sua urgenza. Questa idea è stata ripresa dal lavoro surrealista In Voluptas Mors di Salvador Dalì. Il teschio ritratto è un tableau vivant creato con i corpi di sette donne nude che posarono nel 1915 per l’artista catalano: vanitas e “thanatos” (morte nella lingua greca classica) insieme in una sola immagine.

Più recentemente il teschio è entrato a pieno titolo tra gli elementi che caratterizzano l’arte contemporanea con For the love of God, un’opera dell’artista inglese Damien Hirst del 2007. Si tratta di un vero teschio umano al quale sono stati applicati oltre 8600 diamanti, dal costo di 16 milioni di euro. L’installazione ha destato enorme scalpore: una provocazione che dissacra il tema della morte liberandola dall’alone di paura e dolore che porta con sé.

Gioielli con teschio: i gioielli in argento Maria Cristina Sterling

Emblema ricorrente nell’arte e nella moda, il teschio non può mancare nel mondo dei monili, che ne esaltano il simbolismo e ne accentuano il rilievo come complemento immancabile al look quotidiano. La Collezione Skull per uomo di Maria Cristina Sterling propone questo simbolo in chiave contemporanea e stilistica. Bracciali e collane in argento naturale o rosa, arricchiti da piccoli teschi preziosi e da pietre naturali come perle di lava, agata nera e sodalite. Grazie a questi gioielli da uomo il teschio assume connotati irriverenti e diviene iconico, persino nella forma più classica di portachiavi e gemelli.

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